A memoria!
Certo… era un po’ noioso per noi ragazzi imparare una poesia, un brano o qualcosa d’altro a memoria… ma “a memoria” indica anche l’auspicio di consegnare qualcosa al ricordo delle future generazioni.
Questo progetto intende da un lato aiutare i ragazzi nell’approfondimento della storia attraverso l’analisi delle fonti, dall’altra renderli partecipi della costruzione della memoria.
L’ideazione e il supporto tecnico del progetto sono a cura regesta.exe, società italiana specializzata nel trattamento digitale dei beni culturali, attraverso il servizio The Archives Cloud che consente di fruire di archivi digitali xDams O.S. specializzati nel trattamento di documenti, fotografie, video e ogni altro tipologia di materiale nell’ambito dei beni culturali.
L’iniziativa è rivolta alla scuole che possono farne richiesta a regesta al modulo di contatto su The Archives Cloud, specificando appunto di essere interessati al progetto a Memoria!
Regesta ha messo a disposizione del progetto una architettura tecnologica e di servizi che si riassume in:
- xDams Open Source Platform: applicazione Back End per la catalogazione di beni culturali compliant con standard nazionali e internazionali per archivi storici, fotografici, audiovisivi, per biblioteche e per raccolte/gallerie di oggetti e opere.
- Collaborative xDams: un modulo – powered by xDams – per la raccolta pubblica di documenti e dati a cura di utenti non esperti. Il sistema è dotato di un’area gestionale per migrare su xDams i dati e gli oggetti digitali interessanti.
- API rest by xDams environment: set di chiamate alla piattaforma per ottenere in risposta semplici XML con liste di metadati e i relativi oggetti, oggetti digitali stessi (immagini e allegati), esiti di ricerca, liste di elementi di vocabolario.
- Wp to xDams Bridge, plugin per WordPress: realizzato sempre da regesta utilizza le API rest per di pubblicare in maniera facile i contenuti di un archivio su un sito realizzato mediante la citata piattaforma di blogging
- Wp to xDams Stories: modulo di story telling che integra il precedente e consente sia di preparare presentazioni da utilizzare nelle lezioni con i ragazzi sia presentazioni delle ricerche fatte proprio dai ragazzi.
A memoria! si avvale di una sperimentazione sul campo (qui maggiori info) presso l’Istituto comprensivo Alfonso Gatto di Battipaglia che con i suoi professori ha collaborato sia alla progettazione che alla validazione del modello.
Il progetto intende infatti promuovere la cultura della raccolta del patrimonio culturale nascosto, in particolare quello familiare, facendo leva sul ruolo dei ragazzi e della scuola e avvalendosi di strumenti digitali e del web.
Il progetto non richiede di seguire un unico modello organizzativo, viene lasciata agli utenti la libertà di utilizzare gli strumenti nella maniera più consona alle proprie aspettative. Le best practise di cui scriveremo su questo sito potranno fornire spunti per nuovi progetti
Progettazione e sperimentazione a Battipaglia
Il modello prevede un primo approccio che consiste nell’illustrare ai ragazzi a cosa serve la conservazione della memoria, attraverso la raccolta dei dati e degli oggetti. Si passa poi a spiegare come la raccolta, in particolare dei dati, sia fondamentale per consentire la ricercabilità di ciò che si conserva e il loro successivo riuso. Infine si spiega che questa attività può non essere onerosa e impegnativa come appare ma sopratutto non dissimile da ciò che li ha abituati fino a oggi il mondo dei social: localizzare, “taggare”, esprimere una valutazione di rilevanza (like).
La seconda fase mira a coinvolgere i ragazzi nella ricerca e nella digitalizzazione dei contenuti, si stimola la ricerca presso i familiari e amici, incoraggiandoli a raccogliere oggetti ma anche, anzi soprattutto testimonianze, mediante gli strumenti a loro più congeniali, interviste scritte, con i telefonini, disegni o altra opera del loro ingegno. La collaborazione tra studenti e professori ha il compito di sintetizzare poi questa ricerca nella maniera più opportuna. Tutto viene veicolato su un archivio digitale destinato negli anni a incrementarsi e, ci auspichiamo, a raccontare un percorso di evoluzione sociale raccontato dall’interno delle famiglie.
le informazioni raccolte sono poi migrate su un archivio centrale, arricchito a cura dei volontari del servizio civile della locale Pro Loco che sostiene l’iniziativa.
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